È stato condannato a tre anni di reclusione, previo patteggiamento, Palmiro Boscolo Moreto chiamato Rino, chioggiotto di 64 anni arrestato all'inizio di febbraio dopo che nella sua abitazione la polizia di Stato aveva rinvenuto 150 grammi di cocaina e 74mila euro in contanti. L'uomo, fino ad allora incensurato ed ex gestore di un bar in centro storico, era stato messo alle strette da una soffiata giunta al Commissariato: dopo l'arresto aveva ritenuto di non dover rispondere alle domande del giudice per le istanze preliminari Andrea Battistuzzi, rimanendo così nel carcere di Santa Maria Maggiore fino agli arresti domiciliari, disposti il 2 marzo scorso.
Ieri la celebrazione del processo, avanti il giudice dell'udienza preliminare Gilberto Stigliano Messuti: Boscolo, difeso dall'avvocato Mauro Serpico, si è visto comminare anche 12mila e 600 euro di multa, oltre alla confisca dei 74mila euro detenuti in casa, ritenuti ricavato dell'attività di spaccio. Rino Boscolo Moreto fu arrestato mentre usciva di casa, da alcuni agenti in borghese che lo hanno costretto a risalire: il pacco di cocaina da un etto era ancora confezionato, altri 50 grammi già divisi in dosi con un bilancino, e il denaro contante sparso un po' ovunque nell'abitazione.
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