Nuovo record negativo per le contrattazioni del radicchio al mercato orticolo di Brondolo. Ieri il "principe rosso" è stato scambiato a soli 8 centesimi il kg, nettamente al di sotto di qualsiasi costo medio di produzione. Il presidente del Consorzio di tutela del Radicchio di Chioggia IGP, Giuseppe Boscolo Palo, denuncia il fatto che «il Covid ha solo esasperato una situazione già esistente. La crisi deriva in gran parte per le scorte di prodotto tondo conservato nei frigoriferi, dopo essere stato coltivato anche nel centro Italia. Fino a qualche anno fa non c'erano questi stock, perché il loro prodotto terminava a fine marzo e non si accavallava con quello veneto, mentre da qualche tempo c'è un surplus di offerta».
Boscolo, che è anche presidente della società che gestisce l'Ortomercato, ricorda che ad aprile e maggio una parte del radicchio chioggiotto è andato distrutto perché i prezzi non coprivano i costi: «Speravamo di risollevare il valore di mercato, ma così non è stato. Il reddito è stato praticamente pari a zero. E dobbiamo tenere conto che ad aprile e maggio si ottiene il 70% del guadagno di un anno. Come possiamo ora investire per la prossima stagione?». Giuseppe Palo ne ha anche per la grande distribuzione organizzata: «Non ho visto etica da parte loro, e di quasi nessuno. Sto cercando almeno di fare in modo che siano certificati i costi di produzione. Per il resto il problema è vendere, non di personale operativo: ne rimette tutta la filiera».
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