Riceviamo e pubblichiamo la mail scritta da un'ambulante bassanese al sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro, in merito alla sua decisione di non effettuare il mercato settimanale in corso del Popolo giovedì 11 giugno, data che coincide con la ricorrenza dei Santi patroni Felice e Fortunato.
«Ho appena ricevuto la comunicazione da parte della Confesercenti. Trovo vergognoso che non ci sia data la possibilità di effettuare il mercato di Chioggia questo giovedì, quando a me personalmente era stato detto dall’assessora che siccome non sarebbe stata effettuata la fiera dei Santi Patroni, sarebbe stata data a noi la possibilità di poter lavorare.
Sottolineo che le linee guida, pur essendo uguali in tutta la regione, pare siano interpretate diversamente dal Comune di Chioggia, ormai unico fra i comuni ad essere così rigido nonostante il mercato si tenga in un corso molto più grande rispetto a molti spazi angusti e vie strette presenti in altri comuni. L’elenco è lungo: Abano, Mestre, Oderzo, Noale, Montebelluna, piazza dei Signori a Padova dove i banchi sono stretti 50 cm e le corsie tra i banchi misurano 2 metri.
Ma, evidentemente, Lei come sindaco non è parimenti sensibile alle esigenze economiche di tutti, rispetto agli altri sindaci pur pienamente responsabili nei confronti dei loro cittadini riguardo all’emergenza. Ho la malizia di pensare che dietro la scusa della pandemia si sottendano pressioni da parte di altre categorie di esercenti fissi. In merito a questo, trovo che un sindaco debba essere quantomai imparziale nei confronti di tutti, consapevole anche del peso che la nostra TOSAP (la più cara tra i comuni del Veneto) ha sul vostro bilancio comunale. Ci dispiace venga interpretata l’ordinanza con pesi diversi a Chioggia... ma ripeto, attendiamo fiduciosi oltre che molto bisognosi di lavorare.
Dietro a ciascuno di noi ci sono famiglie che hanno bisogno di lavorare, e dietro ciascuna partita IVA, un indotto che non ha bisogno di essere bloccato ulteriormente in questo momento. Lei dovrebbe conoscere anche i pareri dei suoi cittadini, di cui forse non coglie il “mood” quando, per averne il sentore, basterebbe leggere i commenti sotto il post nella pagina facebook di Chioggia Azzurra relativa a giovedì scorso, in merito al mercato. Mai come a Chioggia si tratta di una tradizione sentita e voluta da tutti, quella del “zioba”, come lo chiamate voi. Perfino il mercato del pesce ha incassi maggiori, oltre che i bar, anche se non tutti lo ammettono. Le auguro buon lavoro, ma sappia che sta commettendo iniquità che difficilmente possono passare inosservate. Grazie per l’attenzione e distinti saluti».
Senza ombra di dubbio ci deve essere dell altro per non fare il mercato il giorno 11 e per averne prolungato il reinizio di ben due settimane!! Almeno dire le vere ragioni in faccia! È una vergogna per tutte le persone che devono e vogliono lavorare!!!
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