sabato 13 giugno 2020

PISTA CICLABILE PROLUNGATA A BORGO SAN GIOVANNI, I DISAGI DI DUE NEGOZI: «TOLTI I PARCHEGGI ADIACENTI, I CLIENTI FUGGIRANNO»

La pista ciclabile prolungata, a Borgo San Giovanni, è ormai una realtà da qualche giorno. Dalla parte ovest il prolungamento fino al cavalcavia, dalla parte est il nuovo imbocco di fronte all'istituto tecnico Cestari: ora la mobilità per chi pedala a due ruote è più facile e sicura, lungo un'arteria cruciale per la città.
Ma la risoluzione non trova tutti d'accordo: i due negozi agli incroci con via Ravagnan e via Berlinguer, rispettivamente la cartolibreria Pegaso e l'abbigliamento NonSoloSport, sono stati privati degli stalli per il parcheggio temporaneo delle auto in adiacenza al marciapiede e quindi agli esercizi.

A tal proposito, Micaela Brombo della cartolibreria Pegaso ha scritto al sindaco Ferro, spiegando la situazione e i relativi disagi specifici: «A Borgo San Giovanni - si legge nella missiva - sappiamo che i parcheggi liberi sono giustamente appannaggio dei residenti, ma la viabilità precedente permetteva ai clienti di parcheggiare al volo davanti i negozi per il breve tempo necessario a fare acquisti.
Come già ieri più clienti mi hanno fatto notare, ora si deve vagare alla ricerca di un parcheggio per non incorrere in sanzioni e, vista la non immediata reperibilità di posti auto diventa facile desistere e passare oltre, senza fermarsi a fare acquisti. Ed è ciò che capiterà sicuramente nel prossimo futuro.
Avevamo già una bellissima e sicura pista ciclabile lungo il Lusenzo, che veniva e verrà ancora usata preferibilmente dalla maggior parte degli utenti. Farne altre due in strada potrebbe suonare superfluo, soprattutto tenendo conto del disagio che possono provocare. Già la zona è oberata delle auto che parcheggiano negli orari di apertura e chiusura delle lezioni all'istituto Cestari, una fila che spesso si snodava dall'Agenzia delle Entrate al distributore: dove parcheggeranno adesso? Il restringimento della carreggiata è tangibile anche quando si incrociano due bus o quando un bus è in fermata».
Brombo chiede «un aiuto, o un suggerimento affinché la cartolibreria Pegaso, attività ultratrentennale, non muoia. La mia non è una clientela di passeggio, a Borgo non esiste e mai esisterà un passeggio, siamo realisti. È una clientela di passaggio, arriva in auto e in auto se ne va, ma se non trova un posto per parcheggiare cosa pensa che farà? Passerà oltre!
Sarebbe bastato mantenere i parcheggi davanti ai due negozi (gli ultimi due, altri 30 metri di strada, non di più) e per noi non si sarebbero creati eccessivi problemi, ma adesso... come faccio. Cosa posso fare? Due famiglie dipendono dall'attività e le garantisco che non ci stiamo arricchendo.
Ho pensato a chiedere una convenzione per usufruire del parcheggio a pagamento, quello vicino al deposito ACTV, ma penso che la distanza sia un handicap per il tipo di clientela che ho io, con bambini piccoli che spesso non amano camminare. Le chiedo un aiuto, un'idea, un'alternativa. Non voglio che il mio negozio muoia di fame».

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